Zanzibar – Le meraviglie celate

15 Feb 2014 Guide Di Viaggio PialauraM

Zanzibar – Un’isola tutta da scoprire

Splendida isola della Repubblica Unita della Tanzania, è un paradiso terrestre conosciutissima per il suo fantastico mare e le sue spiagge bianchissime. Da anni meta di turisti da tutto il mondo, è il posto ideale per per chi cerca tranquillità e divertimento, relax e avventura. Ma basta spostarsi verso l’interno per scoprire un mondo unico, fatto di tradizioni, cultura, emozioni e tante avventure.

Stone Town

E’ la città principale dell’isola dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.  Dietro l’apparente caos si possono ammirare una serie di palazzi antichi con i loro caratteristici portoni, che un tempo venivano utilizzati sia dai mercanti arabi che da quelli indiani per ostentare la loro ricchezza. I primi raffiguranti alcune scene tratte dal Corano ed i secondi caratterizzati da grandi borchie appuntite. Passeggiando per la città non si può non visitare il Mercato Darajan, famosissimo per la vendita di pesce e di spezie provenienti da tutta l’isola e magari fermarsi per un aperitivo ammirando lo splendido tramonto al The Africa House, un magnifico albergo con una grande terrazza vista mare.

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Tour delle spezie

Come è noto ormai da anni, Zanzibar è il luogo cruciale per il commercio di spezie e per gli scambi tra Oriente ed Occidente. Zafferano, chiodi di garofano, pepe, vaniglia, curcuma, cannella e tante altre ancora rendono questo viaggio un’esperienza fantastica. Un serie di itinerari botanici e visite alle principali attrazioni dell’isola permettono di conoscere la storia socio-economica dell’isola e non mancherà, ovviamente, la possibilità di acquistare souvenir originai e preziosi (come ad esempio oli essenziali, bustine di spezie ecc).

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Lingua di sabbia

Quella che tutti chiamano ormai Nakupenda che in lingua locale significa “Ti amo” è una splendida lingua di terra che, con la bassa marea, emerge dal mare. La si può raggiungere facilmente grazie ad alcune imbarcazioni che partono dal porto. Se non è molto affollata di turisti si ha la sensazione di essere in un’isola deserta ma il mare fantastico e la sabbia bianchissima permettono di passare delle ore in totale relax.

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L’isola delle tartarughe

A Zanzibar la chiamano “Changuu” ma per tutti gli stranieri è famosa come Prison Island. È una piccola isola situata a circa 5 km da Stone Town nella quale da anni ormai si possono ammirare splendide colonie di tartarughe giganti delle Seychelles che popolano il parco. Ce ne sono di ogni dimensione e peso: la più grande supera di 2 quintali di peso e la più vecchia ha ben 189 anni!

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La casa di Freddie Mercury

Forse solo i grandi fan dei Queen sanno che Zanzibar ha dato i natali ad una delle star più amate di tutti i tempi. Nato ne 1946, Freddie Mercury visse i primi anni della sua vita tra i vicoli del quartiere storico della città e ad oggi, la casa dove visse la famiglia Bulsara (vero cognome dell’artista) è inserita in numerosi itinerari turistici e visitata ogni anno da tantissimi tra curiosi e veri e propri ammiratori del cantante.

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Raccolta di alghe

Iniziata intorno agli anni ’80 grazie all’importazione dalle Filippine su ordine del governo locale, oggi è un commercio consolidato ed estremamente redditizio. Si sviluppa lungo la costa orientale dell’isola dove le maree sono frequenti e le rive sono ampie, e consiste nel fare crescere le alghe in filari usando paletti di canna di bambù come sostegni e, durante la bassa marea, le donne vestite con i “Kanga”, colorati e tipici parei, si accovacciano nell’acqua e iniziano a piantarle. Una volta cresciute, le raccolgono (ogni due settimane circa). Uno spettacolo sicuramente suggestivo che contrasta con la dura realtà del faticoso lavoro che queste donne svolgono.

Furgoncini Dalla Dalla

Sono dei furgoncini che fungono da autobus. Il nome deriva da una storpiatura della parola “Dollar” in quanto una volta il costo del biglietto era di un dollaro e gli autisti guidavano a squarcia gola “one dollar… one dollar…”. Sono sicuramente caratteristici e suggestivi, anche se la loro guida non è delle più sicure e non è strano assistere a delle vere e proprie gare per le vie della città.

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