Diario di viaggio: un’estate in Sardegna

Il Tour Leader Abramo ci racconta le sue emozioni

Iniziare un diario è come fare un viaggio: ha un inizio, un durante e una fine. Ma quale delle tre parti alla fine è la più interessante? E se, in un momento di follia e ottimismo, dicessi: “Tutte e tre”?!

Si sa, l’inizio di un viaggio, soprattutto se lungo tre settimane, è una delle parti più stancanti: corri all’imbarco con  le valigie, lunghi tragitti con i mezzi… Poi però incontri le persone che viaggeranno con te: anche loro hanno avuto il loro momento no in quel frangente ma quando ti vedono e tu vedi loro, il sorriso è quasi spontaneo. La lunga traversata da Genova a Porto Torres, alla fine non sembra neanche duri così tanto, visto che tra una chiacchiera una risata e la voglia di conoscerci, passano liete le ore in barca. Poi l’alba e Porto Torres all’orizzonte, la colazione a terra e via verso il villaggio “Le Tonnare” che ci ospiterà.

Li ha inizio il durante: in tre settimane ogni momento è stato diverso e speciale. Un mistico gioco di cambiamenti e colori, di risate e divertimento, di balli e di chiacchiere, ma soprattutto di compagnia. Allora la visita ad Alghero si trasforma in una sorta di gita scolastica, dove tutti scherzano e ridono, ammirando uno dei cosiddetti “by night” più belli della Sardegna. Naturalmente c’è anche il tempo per ballare alla “Siesta”, una delle discoteche più in della zona e che ci riserva un trattamento da Vip. Ma anche la Stintino notturna – un po’ più piccola di Alghero ovviamente – offre lo stesso clima e poi, il mojito aiuta sempre a rompere il ghiaccio. Dopo aver visto la spiaggia delle Saline, suggestiva con la sua riva bianca fatta di ghiaia simile ai chicchi di riso, non può mancare una giornata alla Pelosa, una delle spiagge più belle di Italia e dell’Europa. Anche lì il divertimento la fa da padrona, con improvvisati tour verso la Pelosetta, bagni in acque cristalline e l’immancabile beach volley sulla finissima sabbia. Ma anche gli amanti dell’avventura non sono rimasti delusi: storico il tour 4×4 e il giro in veliero all’Asinara. C’è stato anche il tempo di andare all’arcipelago della Maddalena, sospinti da venti benevoli e accompagnati da suggestivi paesaggi e acque incontaminate. Ma il divertimento si annida nel cuore di chi ha voglia di divertirsi e spesso anche un teatro può trasformarsi in un “Speed got Talent”, dove vacanzieri allo sbaraglio danno sfoggio delle loro arti canore e di attori. E perché fermarsi quando si può ballare anche in spiaggia, dopo una frizzante e inebriante serata a giochi? Insomma di tutto e di più.

E tra incontri, risate e nuove amicizie arriva quello che per tutti è il tempo più triste: il ritorno alla realtà. Ma siete sicuri che la fine è davvero il momento più triste? O forse è solo un’altra parte del viaggio? Non vi è capitato mai al ritorno, con persone conosciute proprio in vacanza, di ricordare un evento e continuare a riderci su? Oppure di scambiarvi le foto, i contatti ed organizzare già la prossima data per rivedersi tutti insieme? Ed è bellissimo fare queste cose prima di tornare a casa rendendosi conto di avere una valigia in più fatta di bei ricordi, serenità e di tanti nuovi amici? Non so voi, ma per me il viaggio è solo un mezzo, l’importante è che sia emozionante dall’inizio alla fine.

Abramo

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