A lezione di “rimorchio”

15 Gen 2014 Curiosita' PialauraM

Lezione di “rimorchio” – Le mosse giuste per un approccio perfetto

Marco Ferradini in un suo famosissimo successo affermava che “non esistono leggi in amore, basta essere quello che sei”. Da un lato è vero, ma si sa, qualche aiutino non guasta mai, soprattutto in fase di approccio, quando si ha davanti la persona perfetta e sbagliare non è proprio consentito!

Ecco che giungono in soccorso alcuni consigli su come “presentarsi al meglio”…

IN CIMA ALLA LISTA

Ancora prima di una conversazione vera e propria, fondamentale è il gioco di sguardi. In questo momento si decide il tutto: cercarsi continuamente con lo sguardo, un cenno con la testa, un sorriso o magari le gote che diventano rosse sono tutti segnali positivi. Il linguaggio non verbale è essenziale per capire se c’è possibilità di passare ad una fase successiva o cambiare “preda”. Se i segnali ci sono, la strada è tutta in discesa.

L’APPROCCIO

Poi si passa all’approccio vero e proprio. Regola principale: mai essere scontati e banali, cercare sempre di strappare un sorriso a chi sta dall’altra parte perché si sa, una risata aiuta a smorzare la tensione e rende il tutto più piacevole. Trasformare la chiacchierata in una conversazione deve essere l’obiettivo principale. È qui che ci si deve giocare il tutto per tutto: è fondamentale passare dal semplice “ciao” o “posso offrirti da bere?” ad una vera e propria conversazione nella quale ci si dimentica quasi di essere in un luogo magari affollato e pieno di gente. Mai essere invadenti o esagerati, assolutamente proibito andare subito al sodo: gentilezza, galanteria e perché no, anche sapere ascoltare (alle donne piace tanto chiacchierare…)

COSA FARE IN PRESENZA DI AMICI

Se ci si trova con un gruppo di amici un buon consiglio è quello poi di provare ad allontanarsi, ma non troppo, per creare un’atmosfera più congeniale. Se dall’altro lato si dimostra interesse si può cercare un piccolo ma sempre discreto contatto fisico: spostare i capelli dal volto, sfiorare quasi involontariamente un suo braccio possono essere gesti che aiutano a capire quanto uno sia propenso al contatto fisico o meno. Ovviamente è importante sapersi adeguare alla circostanza: conoscere qualcuno alla fermata dell’autobus o al supermercato è ben diverso che approcciarlo in discoteca. Il luogo fa tanto nel momento in cui si decide di agire e determina anche la predisposizione dall’altra parte.

QUANDO E’ NATURALE?

Viene naturale che se la conversazione è stata coinvolgente, non ci sarà bisogno di particolari tecniche per avere un numero di telefono, il contatto di Facebook o qualsiasi cosa che permetta il giorno dopo di risentirsi. E se avvertite un po’ di timidezza dall’altra parte non esitate a chiederlo voi per primi, altrimenti di una piacevole conversazione resterà solo un bel ricordo.

Ultima regola che vale in ogni occasione: siate sicuri di voi stessi. L’altra persona avvertirà sicuramente carisma, solarità e fermezza e di sicuro le apprezzerà. Questa è sempre una carta vincente!

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